lunedì 15 dicembre 2008

Il miraggio della pensione

Sarebbe ora di finirla, in questo Paese, con politici che quando non sanno che cazzo altro fare, propongono di innalzare ancora un po' l'età pensionabile.
E vaffanculo, basta!

Dopo la sua reprimenda nel campo della PA, l'esimio Ministro Renato Brunetta non ha avuto miglior pensata che proporre l'innalzamento dell'età pensionabile per le donne a 65 anni.
Grazie al cielo, buona parte del mondo politico italiano (da una parte e dall'altra) gli ha risposto qualcosa che suona tipo "e stai un po' zitto, pirla!".

Quello che mi sconcerta di più, tuttavia, è l'aver sentito alcune donne intervistate in proposito dirsi d'accordo "perchè abbiamo voluto la parità dei diritti".

Ma santo Iddio...
Allora, parità per parità, a nessuno viene in mente di proporre di ABBASSARE l'età pensionabile degli uomimi di 5 annetti???
No eh?

La gente dovrebbe lavorare di meno, non di più.
Lavoriamo per produrre ricchezza a beneficio di altri.
E il nostro dovere è quello di spendere.
Per arricchirli ancora un pochino.
E vivere da schiavi.

Ma non siamo nati schiavi di nessuno.
Schiavi non si nasce, schiavi si diventa.

Quando avrò 80 anni, se ci arriverò, vorrò fare un bilancio della percentuale del tempo della mia vita in cui me la sono goduta un po'.


Personalmente me ne frego se il nostro Premier preveggente prevede una vita fino a 120 anni.
In che condizioni? E con quanti soldi?
No, perchè...voglio dire...questi ragionano in base ai LORO parametri, con le tasche ed i conti in banca pieni zeppi, belli lontani dalla crisi nella quale hanno messo noialtri.
E si permettono anche di riprenderci bonariamente perchè non spendiamo abbastanza.
Quindi, se l'economia si ferma, è colpa nostra.
Non di un manipolo di disgraziati, delinquenti, disonesti, criminali e figli di puttana, tra politici, finanzieri, economisti ed industrialotti di tutto il mondo occidentale.
No, è colpa nostra perchè ci opponiamo al nostro totale indebitamento, perchè non vogliamo buttare nel cesso anche quel poco di risparmi che ci sono rimasti, perchè non vogliamo accettare finanziamenti e carte revolving a tassi da usura, perchè non vogliamo che finiscano di immergerci la testa nella merda.
Che stronzi che siamo.

E poi parliamo di pensioni?
Ma quali pensioni?
Se ci arriverò vivo a 65 anni, chissà che razza di pensione avrò.
E cosa potrò permettermi di farci.

Non è che questo andazzo mi piaccia troppo.
Ora la menano con la crisi...come dire, abituatevi a tempi duri e a tirare la cinghia.
Nonostante questo, spendete e spandete.
Così poi sarete costretti a lavorare fino alla vostra morte per pagare i debiti.

Deve essere un po' quello che fa la mafia cinese coi cinesi che vogliono aprire un ristorante o un negozietto di chincaglierie in Italia.
Perchè non lo fanno certo chiedendo un mutuo a qualcuno, no?
E dubito abbiano abbastanza soldi per provvedere da sè.
E così si indebitano a vita, per generazioni credo.

Do ut des.

Noi abbiamo insegnato ai cinesi come fare i figli di puttana a modo nostro, loro ci insegnano a farlo a modo loro.

Che bello.
Un vero scambio tra popoli.

Ma basta, suvvia.
Basta.

Basta con questa ipocrisia.
Basta con queste favolette.

Io non credo più a niente e a nessuno.
E se domani dovessi trovare un piccolo paradiso in cui portare mia moglie e vivere di quei pochi soldi che saremo riusciti a mettere da parte, addio Italia.
Addio Europa.
Addio, stronzi.

E poi venite a cercarmi.
Che vi sparo delle fucilate.