giovedì 27 novembre 2008

Un bel bicchiere di spumante!

Facciamo un bel brindisi?
Ok.

A cosa si brinda?
All'ennesimo colpo di genio del marketing d'assalto.
Quello che, pur di vendere l'ennesima cagata partorita dalla mente bacata di qualche pezzo di merda strapagato per partorire idee idiote da vendere a caro prezzo a qualche povero scemo (leggi NOIALTRI), passerebbe sopra il cadavere delle madri degli appartenenti a questa cerchia elitaria.

Signore madri dei suddetti appartenenti, ma...quella notte, non potevate guardare la televisione, accidenti a voi?

Torniamo in tema.

Allora, chi ha figli, durante il brindisi di fine anno, non si è mai sentito chiedere dal proprio pargolo un dito di spumante?
Quasi sempre, la risposta è "no, sei ancora troppo piccolo".

Poveri bambini.
C'è da restare traumatizzati.

E allora?
Allora facciamo lo spumante per bambini!!!!!

Ottima l'idea.
Gli ingredienti un po' meno.

D'altronde, tutta una serie di additivi si trovano regolarmente in buona parte dei cibi che compriamo e mangiamo allegramente.
Poi ci stupiamo del proliferare del cancro o di altre patologie.

Sembra quasi come se il vetraio andasse a rompere i vetri del quartiere a sassate ed attaccasse al sasso il suo biglietto da visita.
Ovvero, prima ti faccio venire il cancro con quel che mangi, poi te lo curo con qualcosa di peggio (la chemio) che, possibilmente, potrebbe avere effetti collaterali che possono far rimpiangere di essere sopravissuti.

Vebbè, vediamo un po' cosa c'è in queste bevande meravigliose (riporto come da segnalazione che mi è pervenuta).

"Etichetta dello spumante per bambini Winx Club Party:


"Bibita frizzante al gusto fragola, adatta a tutte le feste dei ragazzi.
Ingredienti: acqua, zucchero, anidride carbonica, correttore di acidità:
E330, aromi naturali, edulcoranti: E950, E952, E954, conservanti: E202
E211, coloranti: E122, E131. Contiene una fonte di fenilanalina. Servire
freddo. Senz'alcol."


Vediamo adesso cosa si nasconde dietro tutte queste sigle.


E330: Acido citrico. Non dovrebbe essere tossico o concerogeno.
E950: Acesulfame potassico. Edulcorante artificiale. Per molti cibi il suo
uso non è stato approvato; The Center for Science in the Public Interest
(CSPI) include questo dolcificante nella lista dei dieci peggiori additivi
alimentari. Causa il cancro negli animali da esperimento e aumenta il
rischio di tumore nell'uomo.
E952: Acido ciclamico. Edulcorante artificiale. Noto per causare emicrania
e altre reazioni, può essere cancerogeno, ha causto danni ai testicoli
delle cavie da esperimento. Vietato nelgi USA e nella Gran Bretagna a causa
del forte rischio di cancro!
E954: Saccarina. Docificante artificiale. Fin dalla sua introduzione la
saccarina è stata al centro di preoccupazioni sulla sua potenziale
nocività. Durante gli anni '60 diversi studi hanno suggerito che la
saccarina fosse un cancerogeno per gli animali. Da allora molti studi sono
stati condotti sulla saccarina, con risultati controversi; lo studio del
1977 è stato criticato per via delle altissime dosi di saccarina date ai
ratti, un valore ritenuto assolutamente irrealistico per un normale
consumatore. La saccarina, infatti,si comporta come sostanza cancerogena se
ingerita nella quantità di 4g/Kg in dose unica mentre le concentrazioni di
tale dolcificante negli alimenti è nell'ordine de milligrammi. Finora
nessuno studio ha evidenziato pericoli per l'uomo, alle dosi normalmente
utilizzate.
E202: Sorbato di Potassio. Conservante. Non ci sono reazioni avverse
consociute.
E211: Benzoato di Sodio. Usato come conservante come ingannatore dei sapori
(per i cibi di scarsa qualità). Causa orticaria e aggrava l'asma ed è
collegato a dani nel DNA e all'iperattività nei bambini! Ultim'ora: la Coca
Cola light è da poco stata "obbligata" a rimuoverlo dagli ingredienti!
E122: Cocciniglia. Colorante di sintesi. Può causare reazioni gravi ai
soggetti asmatici e/o allergici all'aspirina. Vietato in Svezia, USA,
Austria e Norvegia.
E131 Blu patent V (colorante). Vietato in Australia, USA e Norvegia.
Fenilanalina. Aminoacido essenziale. Nel caso di soggetti affetti da una
malattia denominata fenilchetonuria, può determinare problemi neurologici.

Le informazioni sugli additivi sono state reperite da wikipedia e da Food
Figures."

Però è senza alcol.
Quasi quasi, mi è più simpatica la cirrosi epatica (giuro che la rima è involontaria).

sabato 8 novembre 2008

Non c'è limite al peggio

E neppure all'arroganza tracotante di certa gente.

BRUXELLES (Reuters) - di Francesca Piscioneri

(Pubblicità)
Silvio Berlusconi non ha intenzione di scusarsi per aver definito il neo eletto presidente Usa Barak Obama "abbronzato" perché di colore, e si altera con un giornalista statunitense che quelle scuse chiede domandando al premier se non si renda conto di essere stato offensivo.

Al termine della conferenza stampa di Bruxelles per illustrare le decisioni del Consiglio Ue straordinario, un giornalista dell'agenzia statunitense Bloomberg prende la parola e chiede testualmente a Berlusconi: "Presidente si rende conto che il suo commento su Obama è offensivo negli Stati Uniti? Perché non chiede scusa?"

Il premier in un primo momento risponde ironico: "Mi fa piacere che ti sei messo anche tu nella lista di quelli che ho definito ieri... bene".

Giovedì a Mosca Berlusconi ha apostrofato come "imbecilli" coloro che non hanno colto nell'epiteto "abbronzato" la "carineria" e il "complimento".

Alle insistenze del cronista sulle scuse da chiedere, il capo del governo ha replicato, già in piedi per lasciare la stanza: "Perché? ma dai, per favore... chiedi scusa tu all'Italia".

In precedenza, Berlusconi aveva definito "ridicolo" che si facessero delle polemiche sul fatto che non avesse ancora parlato al telefono con Obama ( che si è sentito con gli altri leader del G7) dopo le elezioni del 4 novembre, spiegando di averlo sentito in occasione del Columbus Day - Berlusconi era a Washington su invito di Bush - e di avere intenzione di incontrarlo. L'occasione dovrebbe essere il G20 a Washington il prossimo 15 novembre.

"Mi ha detto Bonaiuti che qualcuno si agita su una telefonata... è ridicolo... Prima mi dicono americano con la kappa, poi che non ho nemmeno telefonato a Obama... I miei rapporti con la presidenza Usa saranno conrdialissimi come lo sono stati con la precedente, con Clinton e con la presidente del Congresso Nancy Pelosi".

Ieri, nel corso della conferenza stampa a Mosca con il presidente russo Dmitry Medvedev, Berlusconi aveva detto: "Cercherò di aiutare i rapporti fra Russia e Usa dove sono arrivate alla guida delle giovani generazioni e non vedo difficoltà per Medvedev ad instaurare buoni rapporti con Obama che è anche bello, giovane e abbronzato".

Il premier aveva poi precisato che il termine "abbronzato" da lui utilizzato "è una carineria assoluta, è un grande complimento", e aveva definito "imbecilli" i suoi critici.

Oggi, alla domanda se avesse letto i giornali che riportavano le sue parole in prima pagina, Berlusconi ha nuovamente detto: "Certo, perché no? Pensavamo che ci fossero tanti imbecilli in circolazione. Quello che non immaginavamo è che fossero così imbecilli da autodenunciarsi, da autocertificarsi pubblicamente".

BERLUSCONI A PD: SONO OPPOSIZIONE, NON HANNO NIENTE DA FARE

Quanto alle reazioni del Pd, Berlusconi ha replicato: "Quando si sta all'opposizione non si ha proporio niente da fare e non si rassegnano. Hanno perso le elezioni, non stiano sempre in campagna elettorale".

Oggi il Partito democratico ha chiesto ai presidenti di Camera e Senato e ai ministri degli Esteri e dell'Economia di dissociarsi dalle frasi pronunciate da Berlusconi: "Chiediamo che ci sia da parte degli esponenti di governo e dei leader della maggioranza una parola di dissociazione", ha detto oggi il vicesegretario del Pd Dario Franceschini, in una conferenza stampa a Montecitorio.

"Io non do nessuna importanza a queste cose e vado avanti per la mia strada. È stata una battuta di carineria, assolutamente spiritosa... potevo anche dire alto ma poiché sia il premier russo Vladimir Putin che il presidente Medvedev non lo sono molto alti, come me, non l'ho detto. Altrimenti avrei detto giovane, bello, alto e anche abbronzato. Non conoscete la canzone Abbronzatissima?"

E aggiunge su Obama: "Tutti a sinistra ne sono affascinati, è diventato il messia, evviva. Spero non gli sia troppo grave avere su di sé tutta questa concentrazione di speranza...".

Poi la domanda del cronista Usa e da riflessivo Berlusconi diventa reattivo.

venerdì 7 novembre 2008

Democrazia Italiana?

Si commenta da sè.

di CURZIO MALTESE


AVEVA l'aria di una mattina tranquilla nel centro di Roma. Nulla a che
vedere con gli anni Settanta. Negozi aperti, comitive di turisti, il
mercatino di Campo dè Fiori colmo di gente. Certo, c'era la manifestazione
degli studenti a bloccare il traffico. "Ma ormai siamo abituati, va avanti
da due settimane" sospira un vigile. Alle 11 si sentono le urla, in pochi
minuti un'onda di ragazzini in fuga da Piazza Navona invade le bancarelle
di Campo dè Fiori. Sono piccoli, quattordici anni al massimo, spaventati,
paonazzi.

Davanti al Senato è partita la prima carica degli studenti di destra. Sono
arrivati con un camion carico di spranghe e bastoni, misteriosamente
ignorato dai cordoni di polizia. Si sono messi alla testa del corteo,
menando cinghiate e bastonate intorno. Circondano un ragazzino di tredici
o quattordici anni e lo riempiono di mazzate. La polizia, a due passi, non
si muove.

Sono una sessantina, hanno caschi e passamontagna, lunghi e grossi
bastoni, spesso manici di picconi, ricoperti di adesivo nero e avvolti nei
tricolori. Urlano "Duce, duce". "La scuola è bonificata". Dicono di essere
studenti del Blocco Studentesco, un piccolo movimento di destra. Hanno fra
i venti e i trent'anni, ma quello che ha l'aria di essere il capo è uno
sulla quarantina, con un berretto da baseball. Sono ben organizzati, da
gruppo paramilitare, attaccano a ondate. Un'altra carica colpisce un
gruppo di liceali del Virgilio, del liceo artistico De Chirico e
dell'università di Roma Tre. Un ragazzino di un istituto tecnico,
Alessandro, viene colpito alla testa, cade e gli tirano calci. "Basta,
basta, andiamo dalla polizia!" dicono le professoresse.

Seguo il drappello che si dirige davanti al Senato e incontra il
funzionario capo. "Non potete stare fermi mentre picchiano i miei
studenti!" protesta una signora coi capelli bianchi. Una studentessa alza
la voce: "E ditelo che li proteggete, che volete gli scontri!". Il
funzionario urla: "Impara l'educazione, bambina!". La professoressa
incalza: "Fate il vostro mestiere, fermate i violenti". Risposta del
funzionario: "Ma quelli che fanno violenza sono quelli di sinistra". C'è
un'insurrezione del drappello: "Di sinistra? Con le svastiche?". La
professoressa coi capelli bianchi esibisce un grande crocifisso che porta
al collo: "Io sono cattolica. Insegno da 32 anni e non ho mai visto
un'azione di violenza da parte dei miei studenti. C'è gente con le
spranghe che picchia ragazzi indifesi. Che c'entra se sono di destra o di
sinistra? È un reato e voi dovete intervenire".

Il funzionario nel frattempo ha adocchiato una telecamera e il taccuino:
"Io non ho mai detto: quelli sono di sinistra". Monica, studentessa di
Roma Tre: "Ma l'hanno appena sentito tutti! Chi crede d'essere,
Berlusconi?". "Lo vede come rispondono?" mi dice Laura, di Economia.
"Vogliono fare passare l'equazione studenti uguali facinorosi di
sinistra". La professoressa si chiama Rosa Raciti, insegna al liceo
artistico De Chirico, è angosciata: "Mi sento responsabile. Non volevo
venire, poi gli studenti mi hanno chiesto di accompagnarli. Massì, ho
detto scherzando, che voi non sapete nemmeno dov'è il Senato. Mi
sembravano una buona cosa, finalmente parlano di problemi seri. Molti non
erano mai stati in una manifestazione, mi sembrava un battesimo civile.
Altro che civile! Era stato un corteo allegro, pacifico, finché non sono
arrivati quelli con i caschi e i bastoni. Sotto gli occhi della polizia.
Una cosa da far vomitare. Dovete scriverlo. Anche se, dico la verità, se
non l'avessi visto, ma soltanto letto sul giornale, non ci avrei mai
creduto".

Alle undici e tre quarti partono altre urla davanti al Senato. Sta uscendo
Francesco Cossiga. "È contento, eh?" gli urla in faccia un anziano
professore. Lunedì scorso, il presidente emerito aveva dato la linea, in
un intervista al Quotidiano Nazionale: "Maroni dovrebbe fare quel che feci
io quand'ero ministro dell'Interno (...) Infiltrare il movimento con
agenti pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i
manifestanti devastino le città. Dopo di che, forti del consenso popolare,
il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto
della polizia. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti
senza pietà e mandarli tutti all'ospedale. Picchiare a sangue, tutti,
anche i docenti che li fomentano. Magari non gli anziani, ma le maestre
ragazzine sì".

È quasi mezzogiorno, una ventina di caschi neri rimane isolata dagli
altri, negli scontri. Per riunirsi ai camerati compie un'azione singolare,
esce dal lato di piazza Navona, attraversa bastoni alla mano il cordone di
polizia, indisturbato, e rientra in piazza da via Agonale. Decido di
seguirli ma vengo fermato da un poliziotto. "Lei dove va?". Realizzo di
essere sprovvisto di spranga, quindi sospetto. Mentre controlla il
tesserino da giornalista, osservo che sono appena passati in venti. La
battuta del poliziotto è memorabile: "Non li abbiamo notati".

Dal gruppo dei funzionari parte un segnale. Un poliziotto fa a un altro:
"Arrivano quei pezzi di merda di comunisti!". L'altro risponde: "Allora si
va in piazza a proteggere i nostri?". "Sì, ma non subito". Passa il vice
questore: "Poche chiacchiere, giù le visiere!". Calano le visiere e
aspettano. Cinque minuti. Cinque minuti in cui in piazza accade il
finimondo. Un gruppo di quattrocento di sinistra, misto di studenti della
Sapienza e gente dei centri sociali, irrompe in piazza Navona e si dirige
contro il manipolo di Blocco Studentesco, concentrato in fondo alla
piazza. Nel percorso prendono le sedie e i tavolini dei bar, che abbassano
le saracinesche, e li scagliano contro quelli di destra.

Soltanto a questo punto, dopo cinque minuti di botte, e cinque minuti di
scontri non sono pochi, s'affaccia la polizia. Fa cordone intorno ai
sessanta di Blocco Studentesco, respinge l'assalto degli studenti di
sinistra. Alla fine ferma una quindicina di neofascisti, che stavano
riprendendo a sprangare i ragazzi a tiro. Un gruppo di studenti s'avvicina
ai poliziotti per chiedere ragione dello strano comportamento. Hanno le
braccia alzate, non hanno né caschi né bottiglie. Il primo studente,
Stefano, uno dell'Onda di scienze politiche, viene colpito con una
manganellata alla nuca (finirà in ospedale) e la pacifica protesta si
ritrae.

A mezzogiorno e mezzo sul campo di battaglia sono rimasti due ragazzini
con la testa fra le mani, sporche di sangue, sedie sfasciate, un tavolino
zoppo e un grande Pinocchio di legno senza più una gamba, preso dalla
vetrina di un negozio di giocattoli e usato come arma. Duccio, uno
studente di Fisica che ho conosciuto all'occupazione, s'aggira teso alla
ricerca del fratello più piccolo. "Mi sa che è finita, oggi è finita. E se
non oggi, domani. Hai voglia a organizzare proteste pacifiche, a farti
venire idee, le lezioni in piazza, le fiaccolate, i sit in da figli dei
fiori. Hai voglia a rifiutare le strumentalizzazioni politiche, a voler
ragionare sulle cose concrete. Da stasera ai telegiornali si parlerà
soltanto degli incidenti, giorno dopo giorno passerà l'idea che comunque
gli studenti vogliono il casino. È il metodo Cossiga. Ci stanno fottendo".

Storia d'Italia

E' un po' lunga e complicata, ma vale la pena leggerla.
Poi non ci si può stupire se in Italia ci sono cose come la Mafia, contro cui si fa finta di lottare.
Non ci si può stupire del potere di uno come Berlusconi, che della P2 era affiliato (come Maurizio Costanzo...strano...).
E non ci si può stupire di certe cose che Berlusconi ha fatto (come la censura a gente come Enzo Biagi), dato che Gelli le aveva fatte prima di lui.

http://it.wikipedia.org/wiki/Licio_Gelli

http://it.wikipedia.org/wiki/P2

http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_appartenenti_alla_P2

http://it.wikipedia.org/wiki/Piano_di_rinascita_democratica

http://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Sindona

Ci sarebbe molto altro, ma già così mi pare abbastanza.
La lunga storia di connivenze occulte e poteri trasversali, tipica di questo Paese, è da voltastomaco.
E' una porcheria così radicata, che per toglierci dai piedi tutti 'sti stronzi, occorrerebbe un genocidio.

Come ho già detto, spero abbiano fatto i conti senza l'oste.
Spero che, arrivati ad un certo punto, il Popolo Italiano sia ancora capace di indignarsi, incazzarsi e, forse per la prima volta nella nostra Storia, risollevarsi.

giovedì 6 novembre 2008

Passi avanti e passi indietro

E' assolutamente incredibile come, in un momento storico come questo, in cui finalmente l'America si è decisa a dare una bella lezione di Democrazia vera al resto del mondo (la campagna elettorale di Obama e McCain ha avuto qualche ovvio colpo basso ma è stata sostanzialmente corretta. I contendenti hanno lottato duro fino alla fine, da veri combattenti, ma con rispetto. Lo stesso rispetto che lo sconfitto McCain ha mostrato al vincitore Obama chiamandolo "il mio Presidente"), l'Italia riesca ancora a far la figura della terra dei cachi.

Berlusconi, che ahinoi è il capo del Governo, non riesce proprio a fare a meno di dire delle cazzate colossali, facendo la figura del cretino.
"Obama è giovane, bello ed abbronzato".

http://it.notizie.yahoo.com/4/20081106/tts-g20-berlusconi-medvedev-ca02f96.html

Come si fa a dire una scemenza del genere?
Il Cavaliere pensa certamente di essere spiritoso.
Quando poi qualcuno gli farà notare il notevole razzismo che sta dietro una battuta così idiota, sicuramente dirà di esser stato travisato e negherà di aver mai detto quelle cose.
Tanto negare l'evidenza è il suo sport preferito, quello in cui riesce meglio.

Questa qui però è grandiosa:

Berlusconi si è detto sicuro "che avremo modo di lavorare come fatto con (Bill) Clinton grazie all'amicizia che abbiamo con il partito democratico".

Ma...non era amico di George W. e del Partito Repubblicano??

Questo qui ha amici dappertutto...mah...mi piacerebbe sapere cosa ne pensano di lui, i suoi "amici".

Ma c'è di peggio.
C'è Cossiga.

Come può un Senatore a vita, ex Presidente Emerito della Repubblica Italiana, dire cose come queste?


Da "GIORNO/RESTO/NAZIONE" di giovedì 23 ottobre 2008
INTERVISTA A COSSIGA «Bisogna fermarli, anche il terrorismo partì dagli atenei» di ANDREA CANGINI - ROMA

PRESIDENTE Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
«Dipende, se ritiene d`essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo.
Ma poiché l`Italia è uno Stato debole, e all`opposizione non c`è il granitico Pci ma l`evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia».
Quali fatti dovrebbero seguire?
«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno».
Ossia?
«In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...».
Gli universitari, invece?
«Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».
Dopo di che?
«Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».
Nel senso che...
«Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
Anche i docenti?
«Soprattutto i docenti».
Presidente, il suo è un paradosso, no?
«Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che in- dottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».
E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia torna il fascismo», direbbero.
«Balle, questa è la ricetta democratica:
spegnere la fiamma prima che divampi l`incendio».
Quale incendio?
«Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università.
E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».
E` dunque possibile che la storia si ripeta?
«Non è possibile, è probabile.
Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo».
Il Pd di Veltroni è dalla parte dei manifestanti.
«Mah, guardi, francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di prendersi le botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad applaudire Obama...».
Non andrà in piazza con un bastone, certo, ma politicamente...
«Politicamente, sta facendo lo stesso errore che fece il Pci all`inizio della contestazione: fece da sponda al movimento illudendosi di controllarlo, ma quando, com`era logico, nel mirino finirono anche loro cambiarono radicalmente registro.
La cosiddetta linea della fermezza applicata da Andreotti, da Zaccagnini e da me, era stato Berlinguer a volerla... Ma oggi c`è il Pd, un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Ed è anche per questo che Berlusconi farebbe bene ad essere più prudente»

Qualcuno glielo spiega che queste esternazioni sanno tanto di fascismo e che il Italia il fascismo è FUORI LEGGE?
Stranamente, a diverse persone è tornato in mente il G8 a Genova.
Maroni non lo so, ma Scajola deve averla imparata benone questa lezione.

E non è per niente piacevole pensare che, in seno alle forze di polizia, carabinieri e finanza, ci siano "agenti provocatori pronti a tutto".
Pronti a tutto...cosa?
Sono quelli che i cittadini italiani dovrebbero tutelarli, non infinocchiarli per poi picchiarli a sangue.
Forse sarebbe il caso di interrogarsi su CHI viene ammesso a far parte delle forze di pubblica sicurezza in Italia.
E non da oggi.
Per carità, non facciamo di tutta l'erba un fascio (che termine appropriato...).
Però, porca miseria, l'idea di avere un po' di sadici e violenti picchiatori, pronti a tutto pur di menare legnate, nelle forze dell'ordine...beh, a me proprio non piace.

Qualcuno, 5 semplici cittadini italiani che si sono rotti i coglioni, ha anche avuto l'ottima idea di denunciare Cossiga.
Ma a cosa serve, se tanto alle più alte cariche dello Stato (Senatori a vita inclusi) viene garantita l'immunità?
Grazie, Silvio!

Se penso a quanto ci costa questa gente stupida e inutile...

Ma c'è di peggio.
C'è Licio Gelli.
Che oggi va in TV.
Che ieri stava dietro porcherie come la P2 e Gladio.
Che è l'artefice nascosto dietro le quinte di tutto il marcio che c'è in Italia oggi.
Che è ideatore di cose come questa qui:

http://it.wikipedia.org/wiki/Piano_di_rinascita_democratica

Ti credo che oggi è contento.
Le cose stanno andando esattamente come lui aveva teorizzato.
Brava, Ministro Gelmini!

Ecco.

In Italia continuiamo ad avere gente così a "governare" e poi vogliamo insistere sul fatto di essere una democrazia?
Ma dove?
Ma quando?

Ci vorrebbero veramente delle legnate.
Ma dovrebbe essere il Popolo Italiano a darle a questo branco di stronzi.