venerdì 27 febbraio 2009

E' così che finirà?

Questo pezzo mi fa morire: ferocia inaudita allo stato puro.
Nessuno si senta offeso.



WAR IS MY SHEPHERD

You put your faith in Christianity
I put mine in artillery
My M-16, my lord and savior
Christ never done me a motherfucking favor

Pay for all of those in pain
For those who died in vain
Scars from battle nevermore
Still we march off to
War
War
War
War is my shepherd

Hate it if we can't comprehend it
Kill it if we don't understand it
Pray to god and your fate is sealed
As you die alone in the killing fields

Pay for all of those in pain
For those who died in vain
Scars from battle nevermore
Still we march off to
War
War
War
War is my shepherd

Farwell, Graham and Farahkahn
They need god, I need napalm
Praise the lord and pass the ammunition
My sermon is my demolition

War
War is
War is my
War is my shepherd

martedì 10 febbraio 2009

Il solito triste teatrino...ovvero, Eluana e il decreto legge

Ridicoli.

Ecco cosa siete.

Dei ridicoli pagliacci, burattini, ipocriti, falsi, meschini, incompetenti, irresponsabili, ignoranti e vigliacchi.

Da tutto il mazzo, nonostante il mio orientamento politico sia decisamente orientato altrove, riesco a salvare solamente il Presidente della Camera Gianfranco Fini.
Ovvero l'unico che ancora riesce a dimostrare un notevole spessore politico ed un alto senso di rispetto per le Istituzioni, per il Presidente della Repubblica Italiana e per la Costituzione.
E poi..."disciamogelo"...già è stato grandioso che qualcuno abbia finalmente detto a Gasparri che DEVE STARE ZITTO....che poi glielo abbia detto direttamente Fini, io lo trovo addirittura divino.
E lo ringrazio, sinceramente e senza alcuna ironia.

Adesso che Eluana Englaro è morta, nonostante i proclami successivi e le incitazioni ad andare avanti con responsabilità e bla bla bla, il disegno di legge, che prima volevano approvare di corsa per rimetterle quel cazzo di sondino e prolungare quel tormento, viene abbandonato.

"Eluana Englaro è morta. Il Senato abbandona il disegno di legge

Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo da 17 anni, è morta inaspettatamente stasera nella clinica di Udine dove era stata ricoverata la settimana scorsa per interrompere i trattamenti che la tenevano in vita. Continua a leggere questa notizia

Dopo la notizia, il Senato ha abbandonato l'esame del disegno di legge per impedire la sospensione dell'alimentazione e idratazione alle persone non in grado di provvedere a se stesse, concepito proprio per Eluana, nonostante in un primo momento sia governo che maggioranza avessero manifestato la volontà di andare avanti

La donna è morta intorno alle 20, secondo quanto riferito dalla sua curatrice, Franca Alessio.

"E' morta perché era giusto che morisse", ha spiegato per telefono a Reuters la Alessio. "Ma non ci aspettavamo che morisse oggi", ha aggiunto, ricordando che i medici pensavano che il decesso potesse avvenire dopo 15 giorni dall'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione forzate, in un protocollo deciso da una sentenza della Cassazione.

"Ma poteva essere anche molto di più, sono cose difficili di stabilire", ha aggiunto.

Dopo la notizia della morte, i carabinieri si sono recati alla clinica "La Quiete" per acquisire la cartella clinica di Eluana.

Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che nei giorni scorsi aveva rivendicato la volontà di portare in tempi brevissimi all'approvazione del Parlamento il disegno di legge -- dopo la bocciatura del decreto da parte del Quirinale -- ha detto di aver appreso con profondo dolore la notizia della morte della donna.

"E' grande il rammarico che sia stata resa impossibile l'azione del governo per salvare una vita", ha detto il premier in una nota diffusa da Palazzo Chigi.

NAPOLITANO: SILENZIO E PARTECIPAZIONE. PDL LO ATTACCA

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha detto di sentire una profonda partecipazione per tutte le persone che sono state vicino alla donna.

"Dinanzi all'epilogo di una lunga tragica vicenda, il silenzio che un naturale rispetto umano esige da tutti può lasciare spazio solo a un sentimento di profonda partecipazione al dolore dei familiari e di quanti sono stati vicini alla povera Eluana", ha detto il capo dello Stato in una nota diffusa dal Quirinale.

Alla notizia del decesso, arrivata intorno alla 20:30, il Senato, riunito per discutere il ddl, ha osservato un minuto di silenzio.

Poi si è scatenata la bagarre con le grida "assassini" che piovevano dai banchi del centrodestra sull'opposizione e il capogruppo del Pdl in Senato, Maurizio Gasparri, che a caldo ai giornalisti ha dichiarato: "Su questa vicenda peseranno per sempre le firme messe e non messe", in un chiaro riferimento alla mancata emanazione del decreto da parte de presidente della Repubblica.

L'esponente del Pdl Gaetano Quagliarello ha gridato in aula che "Eluana non è morta, è stata ammazzata". "Sciacallaggio", rispondeva il capo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro.

Ma dopo il richiamo del presidente della Camera Gianfranco Fini a Gasparri, tacciandolo di "parole irresponsabili", e una lunga riunione dei vertici della maggioranza, è arrivata la marcia indietro.

ENTRO DUE SETTIMANE VOTO SUL TESTAMENTO BIOLOGICO

Quando erano già passate le undici di sera, Sacconi prendeva la parola in aula, per dire che accoglieva la proposta del Pd di tornare ad esaminare un testo di legge più completo sulla fine della vita, con "l'impegno" di arrivare entro due settimane al voto in Senato.

"Se la novità è costituita dalla disponibilità delle opposizioni per garantire l'esame del provvedimento, penso che sia giusto prevedere un tempo di due settimane per esaminare l'intero ddl sul testamento biologico e il fine vita", ha detto un mesto Sacconi, che è stato il ferro di lancia della campagna del centrodestra sul caso Englaro.

Gasparri ha ottenuto che per domani l'aula di Palazzo Madama voti una mozione -- un atto non vincolante -- sull'alimentazione forzata.

E' finita così "una seduta complessa e delicata", ha detto un ancor più mesto Schifani chiudendo i lavori del Senato.

Il Pd, che per domani aveva in programma una manifestazione in difesa della Costituzione e del Quirinale, dopo lo scontro istituzionale senza precedenti sollevato dalla vicenda di Eluana, ha annunciato stasera che per rispetto alla morte della donna ha "deciso di rinviare tute le iniziative pubbliche previste per domani"."

Per carità, io sono ben contento che questa farsa non abbia luogo.

Quello che mi manda in bestia è la conferma che tutta la bagarre è stata scatenata non già per "amore incondizionato per la vita" o "per salvare una vita umana" ma perchè qualche alto prelato (Ruini? Bertone? Bagnasco? Tettamanzi? il Papa in persona?) deve aver alzato la cornetta e chiamato il Cavaliere per dire che quest'atto di pietà non s'aveva da fare.
Perchè bisogna sempre dare dei segnali forti e far contento il proprio "elettorato".
Altro che fedeli...

Ora che è morta, non gliene frega più niente.
Perchè hanno perso.

Ma al prossimo caso che faranno?
Abbiamo già avuto Piergiorgio Welby ed Eluana Englaro.
Non basta questo orrore?

Qui occorre una legge seria in proposito ed andrebbe anche ascoltato il parere delle persone, perchè non si può certo pensare che a decidere sia un manipolo di scappati di casa come quelli che abbiamo al governo ed all'opposizione...o in Vaticano.

Adesso mi domando solo cosa succederà.
Dovranno cercare un capro espiatorio, qualcuno a cui far pagare la loro frustrazione, qualcuno da dare in pasto alla morale cattolica che regna sovrana in questo paese.

Il padre? L'anestesista? tutta la clinica? Il Presidente Napolitano?

Ad ogni modo, quella che è stata definita da qualcuno una "notizia terribile" o una tragedia, è per me invece motivo di gioia e soddisfazione.
Perchè chi doveva averla ha avuto Giustizia e quel tormento è finito.
Ma soprattutto perchè, una volta tanto, la legalità ha vinto prima che qualcuno potesse metterci sopra le zampe.

lunedì 9 febbraio 2009

Fine di un incubo

Finalmente è finita.
Una volta tanto, la Giustizia reale ha fatto prima della politica.

Eluana Englaro ha smesso di respirare e di vivere.
Suo padre ha smesso di soffrire in un modo ed ora soffrirà in un altro.
Forse ora non soffre più neppure lei.

Dopo 17 anni ed una manciata di mesi da dimenticare, possiamo dire che su questa vicenda ora deve calare il sipario del rispetto.

Ma adesso tocca a noi.
Chiunque pensi, in una condizione simile, di non voler essere "salvato", alimentato e curato, scriva ADESSO il proprio testamento biologico, ovvero le proprie volontà.
In modo che domani, se ahimè dovesse servire, nessuno possa aprire la bocca per parlare a vanvera e decidere per voi.

Si, probabilmente quel fottuto decreto legge passerà.
Ma ora chissenefrega?
Che lo facciano pure.
Lei ha vinto.
E' andata via dal padre per tornare al Padre, qualunque cosa sia.

L'importante è ricordarsi sempre di manifestare la propria volontà in modo chiaro e scritto nero su bianco.

Se una persona desidera essere mantenuta in vita ad ogni costo ed oltre ogni ragionevole dubbio, benissimo.
E' la sua volontà e deve essere rispettata.

Ma se un'altra persona desidera morire in pace, anche quella è una volontà che deve essere rispettata.

Qui non si tratta di uccidere.
Si tratta semplicemente di avere pietà.

Giustizia sarà mai fatta?

E' già un po' che me lo chiedo.
Ci sarà ancora qualcuno al mondo a cui davvero interessa della Giustizia?

Parlo della Giustizia vera, non di quella presunta ed ipocrita di certa politica.
Quella che punisce i colpevoli, quella che da un po' di consolazione alle vittime, quella che ripaga i disonesti con la loro stessa moneta.

La Giustizia non è un concetto astratto o una cosa che esiste di per sè.
Se fossimo capaci di ascoltare bene, sapremmo tutti che siamo in grado di distinguere ciò che è giusto da ciò che non lo è.

A volte mi è difficile crederci io stesso, vedendo quello che succede.
Ma in cuor mio spero che un giorno saremo ancora in grado di cantare così.



Io non mi sento nè cristiano, nè cattolico, nè musulmano, nè induista, nè buddista, nè altro.
Sono solo un essere umano, come tutti gli altri che ci sono.
Nè più nè meno.
Ma la Giustizia, quella vera, è Universale ed è di tutti, senza distinzione alcuna.
Dovremmo ricordarcelo e batterci ogni santo giorno contro chi vuole sostenere il contrario, con le parole e coi fatti.

domenica 8 febbraio 2009

Eluana - Episodio II

Ci avrei scommesso le palle:

"Eluana, Sacconi: per il Nas la clinica di Udine è "irregolare"
Dom 8 Feb - 12.09

"Le ispezioni effettuate dal Nas dei carabinieri alla clinica friulana che sta ospitando Eluana Englaro -- la donna in stato vegetativo da 17 anni per la quale il padre ha chiesto la sospensione dell'alimentazione forzata -- hanno evidenziato delle irregolarità e non risulta idonea ad ospitare la paziente."

A dirlo oggi è il ministro del Welfare Maurizio Sacconi.

"Tutto si sta svolgendo in una situazione che mi sembra si stia evidenziando come irregolare", ha detto oggi il ministro, parlando a margine dell'inaugurazione del passante di Mestre, a Mogliano Veneto.

"D'altronde la stessa corte d'appello di Milano richiedeva che tutto si svolgesse in un hospice o in altro ricovero equivalente. Il che vuol dire una struttura sanitaria spinta, per malati terminali. Qui addirittura siamo all'affidamento di alcune stanze a questa equipe, a questa associazione, come se questa fosse una nuova struttura sanitaria ma senza autorizzazione".

Secondo Sacconi, la situazione della clinica "La Quiete" di Udine, dove Eluana è stata trasferita martedì scorso per iniziare la procedura di sospensione dell'alimentazione e idratazione forzate che la tengono in vita -- già autorizzata da una sentenza definitiva della Cassazione -- "merita certamente di essere approfondita e verificata perché non sembra questo esser il luogo idoneo".

"Mi auguro che la situazione vorrà essere considerata dalla procura della repubblica di Udine e anche dalla regione Friuli, che hanno competenza per intervenire immediatamente su una situazione manifestamente irregolare".

VISITA A ELUANA SE SARA' RIPRISTINATA ALIMENTAZIONE

Sacconi ha aggiunto di condividere l'appello del presidente del Senato Renato Schifani, che oggi dalle pagine del Corriere della Sera ha chiesto al padre di Eluana, Beppino Englaro, di attendere il Parlamento, chiamato nei prossimi giorni a votare un ddl preparato d'urgenza dal governo venerdì sera in cui si dice che l'alimentazione e l'idratazione forzata non possono essere sospese "in attesa dell'approvazione di una completa e organica disciplina legislativa in materia di fine vita".

"Penso che sarebbe molto opportuno che il padre, di cui abbiamo sempre detto di comprendere lo straordinario dramma, fermi questo percorso di morte rispettando la volontà del parlamento che noi sappiamo escluderà in tutti i casi la volontà presunta della persona", ha aggiunto Sacconi.

Englaro ha sempre sostenuto che con la sospensione dei trattamenti che tengono in vita la figlia vuole rispettare la volontà espressa in più situazioni dalla donna.

Parlando poi dell'invito che ieri Englaro ha rivolto al premier Silvio Berlusconi e al capo dello Stato Giorgio Napolitano di far visita alla figlia, per accertarne le reali condizioni, Sacconi ha detto che "potrebbe essere accolto se fosse ripristinata l'alimentazione e l'idratazione".

Il caso di Eluana -- che da mesi divide chi è favorevole alla fine del trattamento che la tiene in vita e chi invece si oppone alla sua morte -- si è trasformato venerdì scorso in un aspro scontro istituzionale, dopo che il Quirinale non ha voluto firmare un decreto varato d'urgenza dal governo per impedire la sospensione delle cura per la donna."

Adesso ci andranno di mezzo la clinica, l'anestesista e la signora delle pulizie.

Schifani invita il padre di Eluana a rispettare la volontà del Parlamento???
E il Parlamento quando si deciderà a rispettare la volontà di Englaro e di sua figlia?
Mi piacerebbe saperlo.

Dice che comprendono "lo straordinario dramma".
Di straordinario ci sono solo la loro scemenza e la loro ipocrisia.

Ipocriti e vigliacchi.
Che vergogna inaudita.

sabato 7 febbraio 2009

La Costituzione e Eluana

Eluana Englaro è morta.
Da diciassette anni.
Da altrettanto tempo un uomo, suo padre, subisce il tormento di vedere la propria figlia ridotta in uno stato in cui si augura di finire solo a chi pensa di avere qualcosa da dire a proposito del dolore degli altri.
Peggio, a chi si permette di parlare di cose e dolori che non conosce e di cui non ha alcuna esperienza.
Così come non ha alcuna esperienza di amore, famiglia e rispetto.

Già così questa storia era uno schifo.
Manipolata e strumentalizzata da alti prelati e politici, come sempre, per i propri luridi secondi fini che niente hanno a che vedere con l'amore per la vita.

Se uno veramente avesse amore per la vita, staccherebbe quel sondino subito.
Suo padre, appunto.

Ma gli altri?
Che diritto hanno di pronunciare anche una sola parola in proposito, quando il loro interesse è solamente quello di mantenere la propria schifosa posizione?

L'ho sempre detto e lo ripeto: auguro a costoro, a tutti dal primo all'ultimo, la paralisi totale e cosciente.
Poi mi piacerebbe andarli a trovare e chiedere loro dell'amore per la vita ad ogni costo.

Quel che non pensavo è che si potesse fare peggio di così.

Ma il Cavaliere è riuscito a stupirmi ancora.
E' riuscito a trasformare una storia di dolore personale addirittura in uno scontro istituzionale, andando ad un testa a testa ridicolo e preoccupante nientemeno che col Presidente della Repubblica Italiana.
Una cosa inaudita, che mai si era verificata in questo Paese da quando ne è entrata in vigore la Costituzione.

Quella stessa Costituzione che Berlusconi definisce concepita ed influenzata da pensieri filo-sovietici.
Ma dico...siamo pazzi?
Parliamo dei Padri della nostra Patria.
Un po' di rispetto, maledizione.

Berlusconi le mani sudice sulla Costituzione tenta di metterle da un pezzo.
Con ogni mezzo, con ogni scusa.
Che regga o meno.
Vuole delegittimare la Magistratura ed arriva anche ad affibbiare responsabilità ai Magistrati che mandano agli arresti domiciliari uno stupratore, dicendo che dovrebbero applicare la Legge.
Il fatto è che i Magistrati la applicano.
La responsabilità di cambiare la Legge in modo appropriato è dei politici.
Peccato che questi siano pronti a cambiarla e piegarla solo in base ai propri interessi.

Ma non sarebbe ora di finirla qui?
Hanno accusato Di Pietro di vilipendio ed attentato alla Democrazia perchè ha osato dire che il Presidente Napolitano se ne sta un po' troppo in disparte...
Ma in fondo cosa ha mai detto? Ha fatto un'osservazione.

Chi attacca deliberatamente la Democrazia sono ben altri.
I fatti di questi giorni sono l'anticamera del regime.
E' chiaro o non è chiaro?

Se questa vicenda dovesse finire con un atto vergognoso come la promulgazione di una legge definita anticostituzionale dal Presidente della Repubblica stesso, che della Costituzione è garante, saremmo prossimi al golpe.
Come quello che portò al potere Mussolini.
E io il fascismo (o qualcosa di peggiore) proprio non lo rivorrei indietro.

La divisione dei poteri è quello che assicura democrazia in questo Paese e neppure il capo del Governo può permettersi di metterla in discussione.
Il fatto grave è che non c'è nessuno che vigila seriamente sull'operato di Berlusconi, dato che la Sinistra italiana non esiste più da un pezzo.
E così quello fa come gli pare.

E' mai possibile?

Uno Stato civile e democratico questo non lo può e non lo deve accettare.

E' una cosa gravissima che si prenda a pretesto un fatto (peraltro doloroso) come il caso di Eluana Englaro per portare avanti il proprio disegno.

Berlusconi è quello stesso Male di cui lui va parlando.
Un male che sarà meglio mettere da parte.
Sperando di riuscire ad arrivare liberi alle prossime elezioni.

E poi ci stupiamo e ci indignamo quando, nelle classifiche sul livello di libertà e democrazia, finiamo in basso in classifica, dietro a paesi che noi stessi defininamo da terzo mondo?

Cerchiamo di darci una mossa ed una svegliata.
Perchè non vorrei dover cantare Bella Ciao da Partigiano.